Ha iniziato la sua carriera come fotografo nel 1989, raccontando la marginalità sociale, con particolare attenzione all’universo infantile. Con l’Osservatorio AiDS/Aidos è stato in Etiopia nel 2016 e in Burkina Faso nel 2017, documentando i progetti della cooperazione internazionale.
Fotoreporter bresciano, per dieci anni (dal 2007 a fine 2016) ha seguito gli eventi socio/politici di diversi Paesi africani, collaborando con giornali, riviste e organizzazioni internazionali, concentrandosi in particolar modo sul tema dei diritti umani. Rientrato in Italia continua nella sua personale ricerca centrata sulle categorie più nascoste e vulnerabili della società.
Fotografo Bresciano, ha seguito l’associazione NOHA Onlus durante la prima spedizione per rendere funzionale una sala operatoria a Kanel, Senegal. Da sempre molto attento al tema dell’uguaglianza in tutte le sue forme, declina la sua ricerca personale spaziando fra più generi fotografici.
La sala operatorio è un non-luogo straordinario. Le luci e le voci sono concentrate solo dove serve, sull’unica parte non coperta da un telo verde. Tutto è sospeso e allo stesso tempo frenetico.
Vi si concentrano paure, speranze, dolore, grida, risate, vita e morte. In ogni parte del mondo esse si isolano dallìesterno per diventare uguali. Come il colore del sangue che appare ad ogni taglio della pelle, di qualsiasi colore essa sia.
Lorenzo Passini ha avuto la possibilità di documentare tutto ciò seguendo l’associazione Noha durante la prima missione oeprativa a Kanel, Senegal, una piccola città di pastori al confine con la Mauritania.
Volontari medici e infermieri hanno attrezzato e reso funzionante una sala operativa dell’ospedale che era stata costruita nel 2011 e mai utilizzata. Periodicamente partono altre equipe operatorie per mantenerala in funzione sia autonomamente che in collaborazione con il personale locale. Sono inoltre inziati i lavori per costruire un centro di sostegno e di integrazione per giovani diversamente abili.