Rievocazione poetica di una memoria personale e collettiva, il lavoro di Tiziano Doria e Samira Guadagnuolo seziona, decompone, frammenta, distilla per poi ri-creare daccapo -in un tempo che batte ripetuto, lento e circolare – il sogno di un’infanzia ancestrale e pastori nomadi e boscaglie intricate e guerre e incursioni, e nell’invasamento del suo guardare, si domanda il senso e la natura del suo stesso osservare.